Gestione dell'emergenza nel settore manifatturiero

    Durante le video call tra HR Manager che stiamo organizzando in questi giorni stanno emergendo confronti particolarmente interessanti sulle questioni quotidiane che ognuno di noi si sta trovando ad affrontare in queste settimane di emergenza.

    Vediamo in questo articolo i temi caldi emersi tra le aziende del settore manifatturiero, con la testimonianza di Robertshaw.

     

    1. Gestione dei diversi stabilimenti 

    Il primo tema emerso è relativo alla gestione degli uffici e degli stabilimenti: in quasi ogni azienda il personale d'ufficio sta lavorando da casa, e questo ha comportato alcuni problemi iniziali dato che non molti nel settore manifatturiero sono avvezzi allo smart working.

    "Abbiamo dovuto adattare le policy aziendali, solitamente rigide, per far fronte all'emergenza con flessibilità e consentire azioni  solitamente non concesse, come l'utilizzo della VPN sul proprio pc di casa per i dipendenti non forniti di laptop". (Barbara Bellotti, Senior HR Business Partner Robertshaw)

    Per quanto riguarda produzione, magazzino, controllo qualità e laboratori, per ora alcuni stabilimenti rimangono aperti nella maggior parte delle aziende, ma ci si prepara ad una chiusura delle fabbriche, se arriverà, cercando di non lasciare ordini inevasi, consegne mancate o altro che possa creare disfunzioni.

     

    2. Gestione delle diverse countries

    Le aziende con sedi all'estero sanno bene che sono diversi i camion bloccati in frontiera, quindi la sfida è stata quella di avere il materiale e di spedire il necessario agli stabilimenti all'estero, perchè possano andare avanti autonomamente il più possibile, indipendentemente dall'Italia. Ognuno cerca le soluzioni possibili per bypassare l'Italia e rendere autonomi gli stabilimenti esteri, o almeno così si è fatto fino ad oggi: vedremo cosa succederà con l'aggravarsi della situazione anche negli altri Paesi.

     

    3. Richiesta di ferie per i dipendenti

    Nella maggior parte delle aziende si sta chiedendo ai dipendenti di prendere qualche ora di permesso o giorno di ferie. Dato che si stratta di un'iniziativa molto poco gradita dai lavoratori, si sta cercando di cominciare con chi ha un monte ferie alto, o chi non ha modo di lavorare da casa, in attesa di conoscere quali saranno le norme relative agli ammortizzatori per la produzione: aspettiamo il Decreto.

     

    4. Gestione della mensa

    La mensa è una questione molto delicata e le iniziative per limitare i contatti sono molte. Eccone alcune:

    - si possono gestire i turni in modo che alcuni lavorino solo prima del pranzo e altri dopo, così da non necessitare della mensa;

    - si può chiedere a chi abita vicino all'azienda di pranzare a casa;

    - quando non si può fare a meno della mensa, si richiede di sedersi un posto sì e uno no, segnando con dello scotch la distanza da tenere tra le due persone;

    - il personale della mensa, adeguatamente protetto, può preparare prima i vassoi, così che ogni dipendente tocchi solo il proprio vassoio, piatto e posate.

    - ogni dipendente può passare il detergente sul tavolo dove ha mangiato;

    - la sanificazione, ovviamente, deve essere continua, così come il confronto col medico aziendale, con associazioni come Confindustria e con altre aziende. 

     

    5. Tutela dei dipendenti e gestione della quarantena volontaria

    E' facile lasciarsi prendere dal panico ogni volta che un dipendente segnala di avere la febbre, quindi si cerca di valutare caso per caso per decidere se il rischio sia reale e se sia quindi necessario chiudere l'intero reparto della persona forse contagiata. 

    Ogni iniziativa per la tutela dei lavoratori viene accolta molto bene sia dai dipendenti sia dai Sindacati, quindi le attività sono molte: misurare la temperatura ogni giorno ai lavoratori, accertarsi che non si svolgano riunioni, istituire una commissione interna che approva volta per volta la necessità di recarsi in ufficio.

    La quarantena volontaria è stata gestita come malattia data dal medico, dato che finora non è stato chiaro come considerarla.

     

    6. Contenere il panico

    Per ogni HR Manager la maggiore difficoltà di queste settimane sta nell'evitare il dilagare dell'ansia e della preoccupazione, sfida non semplice dati i continui cambiamenti richiesti dai Decreti.  Allinearsi un po' per volta, sapendo che probabilmente tra due giorni si dovrà riorganizzarsi diversamente, aumenta il senso di precarietà. E' certamente utile quindi avere un dialogo continuo con i lavoratori e divulgare con costanza informazioni ufficiali, in modo da fermare quel passaparola confuso e deleterio.

     

     

     

     

     

     

    Reverse è una realtà in continua evoluzione: come un gruppo di scienziati e ricercatori che giorno dopo giorno creano qualcosa di nuovo per migliorare e semplificare il mondo dell’Head Hunting e l’attività di chi si occupa di HR.
    Alessandro Raguseo, CEO